Buone pratiche di vita dimenticate
Cosa ho imparato durante queste ultime vacanze a casa:
- Non dimenticare che ci sono posti in cui i gradi sopra lo zero esistono ancora, sono una realtà.
- Non dimenticare comunque che è inverno anche in quelle latitudini, e scoprirsi troppo, può rivelarsi un errore fatale, che si paga e si trascina per settimane con dolori, brividi e sintomi influenzali. I vent’anni sono finiti bella, fattene una ragione.
- Lasciare gli occhiali da sole nel cassetto del comodino di Berlino non è produttivo. L’abitudine al grigiume non deve prevalere, mai! Soprattutto se poi sei costretto a guidare col sole sparato in faccia, che per l’occasione si è spostato proprio in direzione del guidatore, con tinte arancioni accese. Un caro saluto al tipo (o tipa?) in bici a cui ho risparmiato la vita qualche giorno fa.
- Il maiale in tutte le sue forme, non è l’unico cibo possibile durante le feste.
- Non dimenticare che hai un lavoro, perché a un certo punto, ci dovrai tornare, e l’impatto potrebbe essere drammatico.
- Non rinunciare a niente che possa regalarti un attimo di piacere, anche se a forma di lasagna, agnello in umido, calamaro ripieno con i piselli, torrone, cioccolato, panettone o pandoro, melanzana alla parmigiana.
- Non dimenticare però che paghi la palestra e che potresti buttare giù i santi e gli dei dell’Olimpo quando ci rimetterai piede.
- Lo iodio non è un concetto astratto, e si può addirittura respirare. Assumilo a pieni polmoni per quando dovrai dimenarti sulle due ruote nel traffico in tilt della capitale.
- Si può avere una colazione stellata Michelin senza dover vendere qualche organo o rivolgersi agli strozzini.
- Le persone della vita sono le persone della vita: puoi lavorare a Pechino, Shanghai o in Papua Nuova Guinea. Puoi essere diventato un ricercatore di nano particelle miliardario, un medico di successo, un astronauta. Nessuno potrà mai sostituirle. Nemmeno nella metropoli.
Elena Ferro
Ciao, il punto 6 è imprescindible! Ma il 10 è ciò che ci può fare, davvero e a lungo, felici!
cronachediunamigrante
Ciao Elena, soprattutto quando si vive all’estero si realizza quanto siano fondamentali i legami nella vita di tutti i giorni. Sono contenta che la pensi così anche tu 🙂
Elena Ferro
Io vivo e lavoro nella mia città da sempre, ma non ti nascondo che spesso penso ad andare via… Forse è questo paese che non mi rappresenta più… Una bella idea quella di aprire un blog, immagino ti tenga la giusta compagnia….. Mi ci sono iscritta, ci sentiremo ancora. Ciao
cronachediunamigrante
Io che invece sto lontano penso spesso a come sarebbe la mia vita se tornassi a casa 🙂 in effetti poi guardo all’Italia e si rinnova in me il pensiero di aver fatto la scelta giusta. Per quanto riguarda il blog hai ragione, mi tiene compagnia e mi diverte, un ottimo mix in questa fresca Berlino 🙂 sono contenta che ti abbia incuriosita, a presto e buona giornata 🙂
anna
sempre <3